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Conoscere le proprie carte magiche
Navigare nel mondo delle carte RFID "magiche" può essere difficile. Fornitori diversi hanno badge diversi con capacità diverse e ogni versione può avere più generazioni.
Noi di Lab401 lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori per assicurarci di avere le versioni più recenti e stabili delle "Magic UID Tags".
Ma prima di addentrarci nei dettagli tecnici, è bene fare una lezione di storia.
All'inizio c'era la carta MIFARE CLASSIC® 1K.
Rispetto ai tag a 125KHz dell'epoca, che emettevano semplicemente una stringa di dati, la MIFARE CLASSIC® 1K era una scheda avanzata.
Ogni singola scheda aveva un ID univoco individuale. Questi blocchi di UID venivano gestiti tra i produttori per garantire che non ci fossero due schede con lo stesso UID.
La MIFARE CLASSIC® 1K presentava inoltre una pluralità di settori di dati, elenchi di controllo degli accessi e chiavi.
Con la diffusione del MIFARE CLASSIC®1K, molte aziende e soluzioni di controllo degli accessi hanno iniziato a utilizzare l'UID come funzione di sicurezza, basandosi su di esso per autenticare carte, utenti, acquisti e altro ancora.
Il sistema di cifratura di MIFARE CLASSIC®1K, unito a un pessimo generatore di numeri pseudorandom (PRNG), è stato violato, il che significa che le carte possono essere violate e distrutte.
Nello stesso periodo, le aziende cinesi, in particolare FUDAN, hanno iniziato a creare chipset "compatibili" e alcuni di questi chipset hanno sviluppato capacità speciali, persino magiche, tra cui quella di falsificare il sacro UID.
Le generazioni originali di chip MIFARE CLASSIC® compatibili/magici richiedevano una sequenza speciale per "sbloccare" il badge. Una volta sbloccato, l'intera scheda, comprese le sezioni UID e ACL, poteva essere letta e scritta.
Il codice di sblocco, 0x43 / 0x40, è diventato così noto che molti sistemi di lettura delle tessere lo richiedevano a tutti i badge. Se un tag rispondeva, veniva considerato una tessera clone e rifiutato.
In risposta, le schede "Magic" hanno evoluto altre capacità: alcune consentivano la "scrittura diretta" in qualsiasi punto della scheda, senza codici di sblocco, mentre altre permettevano di modificare l'UID una sola volta.
Con ogni iterazione, i chipset diventavano sempre più stabili e potevano emulare un numero sempre maggiore di tipi di badge.
Oggi, le schede "Magic" più moderne possono sopportare un discreto numero di abusi da parte degli utenti (scrittura di valori errati, corruzione dei settori del produttore, ecc.
Recentemente è stata rilasciata la "Ultimate Magic Card". Conosciuta anche come "Gen 4", questa scheda è un emulatore di schede a 13,56 MHz altamente configurabile.
È in grado di emulare in modo nativo i tag NTAG / MIFARE / Ultralight (e tutte le loro varianti), supporta il controllo completo dei valori ATQA/SAK/ATS, dell'UID e della lunghezza dell'UID (4, 7 e 10 byte) e dispone di funzionalità avanzate come la modalità di recupero, la modalità ombra e il calcolo automatico del BCC.
A parte la lezione di storia, Lab401 ha compilato un rapido Magic Tag Cheatsheet per capire rapidamente e facilmente quali sono i tag.
Sono disponibili anche diversi altri tipi di Magic Card, che supportano altri chipset o forniscono altre funzionalità, ma le nuove versioni sostituiscono le vecchie, invece di mantenere diverse versioni sul mercato.
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